FILIPPINE
Dove la natura incontaminata è la protagonista assoluta. Spiagge infinite, fondali corallini, formazioni rocciose labirintiche, cascate, risaie.
Nome ufficiale: Republika ng Pilipinas
Sigla nazionale: PHL
Forma di governo: Repubblica Presidenziale
Divisione amministrativa:
3 grandi gruppi insulari: Luzon, Visayas e Mindanao.
Le Regioni sono 17, le province 81, le città 117, i comuni 1.501 e i barangays (piccole comunità locali o quartieri) 41.982
Capitale: Manila
Superficie: 300.000 kmq; 7.641 isole di cui 2.000 abitate
Popolazione: 114 milioni ab.
Densità: 373 ab. per kmq
Lingua: Filippino o Wikang Filipino (varietà del Tagalog) e
inglese sono le lingue ufficiali. Spagnolo, arabo e cinese sono le altre lingue riconosciute dalla costituzione
Religione: Cattolica (81%), protestante (10%), islamica (5,6%) Documenti: necessario passaporto con validità di almeno sei mesi dalla data di ingresso. Visto d’ingresso gratuito fino a 30 giorni di permanenza.
Valuta: Peso filippino (PHP)
SCENARI
Pietro Tarallo
Oltre 70 anni fa ho iniziato a viaggiare. Un viaggio lungo tutta la mia vita che continua ancora oggi. Inseguendo il mio karma e le mie
passioni: scoprire e conoscere il mondo. Karma che mi ha portato anche a scrivere guide di viaggi, libri, articoli.
La mia passione è diventata così il mio lavoro, la mia professione. Una passione inalterata nel tempo che mi ha consentito di scoprire e conoscere sempre nuovi paesi. Come, in ordine di tempo, le Filippine di cui ho scritto questa mia ultima guida. Qui ho visto spettacoli naturali mai visti prima. Un grande dono che spero lo sia anche per voi e che sia preservato per sempre.
Pietro Tarallo, nato a Firenze il 21 giugno 1941, risiede a Pieve Ligure (Genova). Nomade per vocazione, sedentario per scelta. Un karma il suo che l’ha
portato ancora oggi a fare la valigia (la più leggera e essenziale posssibile) e partire. Per conoscere, scrivere, parlare, ricordare, pensare, sognare e fotografare. Ha scritto oltre 80 libri fra guide turistiche, testi geografici e libri footografici, dedicati all’Italia, all’Europa, all’America, all’Africa Australe,
al Medio Oriente, all’India, al Sud-Est Asiatico, alla Cina, all’Australia, Monasteri del Mondo, dell’Europa e dell’Italia relativi alle varie religioni.
Organizza dal 2007 Il Salotto del Viaggiatore dove racconta i suoi viaggi e quelli dei suoi ospiti.
Dal novembre 2016 al 2022 è stato Presidente della Neos - Fotografi, giornalisti e operatori culturali di viaggio associati, di cui dal 2023 è Presidente Onorario, e dal 2024 fa parte del direttivo (neosnet.it).
Le Filippine hanno un clima tropicale. Da giugno a novembre il monsone sud-occidentale porta abbondanti piogge in tutto il Paese.
Durante il monsone nord-orientale, da dicembre a maggio, si ha il periodo asciutto; solo la costa orientale riceve precipitazioni anche
in questa stagione. Le precipitazioni medie annue nelle zone occidentali e centrali del Paese sono di 2.000 mm, sulla costa orientale anche oltre i 3.500 mm.
Le oscillazioni stagionali della temperatura sono scarse (temperatura media di 27°). Soprattutto sulle coste orientali si verificano da luglio a novembre i temuti cicloni
Oggi solo il 40% delle isole è ancora coperto da foreste pluviali tropicali. Lungo le coste crescono le mangrovie, verso l'interno palme da cocco, bambù, in parte foreste monsoniche e a partire da quota 500 m anche pinete. Vi sono 3.000 varietà di piante e 10.000 di specie di fiori. L’albero nazionale, chiamato Narra, alto fino a 35 m, è presente nelle foreste primarie dell’arcipelago. Il fiore nazionale è il Sampanguita (Jasminum sambac). L’arcipelago ospita più di 8.000 specie di fiori, 2.500 specie di pesci, 10.000 tipi di conchiglie, tra cui vari tipi di ostriche perlifere e le gigantesche tridacne, oltre 500 specie di uccelli e molti animali rari che vivono soprattutto sulle montagne ricoperte da una foresta rigogliosa. Tra questi vi sono: il topo cervo il topo nuvola, il tabio, il bulik, il tragulo (appartenente alla famiglia dei Tragulidi, delle dimensioni di un coniglio che è il più piccolo animale con zoccoli del mondo), il tarsio (la scimmia più piccola dell'Asia), i dugonghi (mammiferi erbivori marini), le aquile delle Filippine (maestosi uccelli che hanno il suo habitat sul Monte Apo a Mindanao). I fiumi scendono impetuosi dalle alture verso il mare, attraversando la foresta tropicale e laghi vulcanici, regalando al visitatore un’esperienza di natura incontaminata, lontano dalle mete del turismo di massa.
La Cucina Pinoy
Anche a tavola si scopre l’incontro tra la cultura europea (in particolare spagnola), quella statunitense (hamburger e cibo spazzatura made in USA) e quella asiatica (cinese, giapponese, indiana, coreana, vietnamita, malese e indonesiana). Un vero e proprio mix multi gastronomico con prodotti, quali pomodoro o aglio, sconosciuti alla tradizione filippina e introdotti dagli Spagnoli, alimenti di base quali zenzero, latte di cocco, curry e in generale tutte le modalità di preparazioni in agrodolce. Ma anche, ovviamente, pesce, cocco, riso e frutta. Il Pinoy, ossia il cibo locale, è genuino, ma non particolarmente eccezionale e fantasioso. Per gli occidentali la cucina filippina è troppo dolce. Lo zucchero è aggiunto ovunque. Il riso bollito, il pane dell’Asia, è sempre presente e accompagna ogni piatto.
Le mete Unesco
Il Paese ospita 11 siti del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, 3 Riserve della Biosfera dell’Unesco, 3 Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, 4 Memoria del patrimonio documentario mondiale dell’Unesco, 1 città creativa dell’Unesco:
Banaue e Bangaan, risaie (Luzon).
Chiesa di San Agustín (Manila, Luzon).
Chiesa di San Agustín (Paoay, Luzon).
Vigan, città storica (Luzon).
Iglesia de Nuestra Señora de la Asunción (Santa Maria, Luzon).
Chiesa-Fortezza di San Tomas de Villanueva (Miagao, Panay).
Chocolate Hills (Bohol).
Parco naturale delle barriere coralline di Tubbataha (Triangolo
dei Coralli, Mare di Sulu, Mindanao).
Santuario della fauna selvatica della catena montuosa del Monte
Hamiguitan (Davao Oriental, Mindanao).
Underground River (Palawan)Il Paese ospita 11 siti del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, 3 Riserve della Biosfera dell’Unesco, 3 Patrimonio culturale immateriale
dell’Unesco, 4 Memoria del patrimonio documentario mondiale dell’Unesco, 1 città creativa dell’Unesco.
Banaue e Bangaan, risaie (Luzon).
Chiesa di San Agustín (Manila, Luzon).
Chiesa di San Agustín (Paoay, Luzon).
Vigan, città storica (Luzon).
Iglesia de Nuestra Señora de la Asunción (Santa Maria, Luzon).
Chiesa-Fortezza di San Tomas de Villanueva (Miagao, Panay).
Chocolate Hills (Bohol).
Parco naturale delle barriere coralline di Tubbataha (Triangolo
dei Coralli, Mare di Sulu, Mindanao).
Santuario della fauna selvatica della catena montuosa del Monte
Hamiguitan (Davao Oriental, Mindanao).
Underground River (Palawan)
Nelle Filippine con i bambini
I bambini sono i benvenuti in quanto molto amati dai filippini. Vi sono in parecchi hotel camere per famiglie a prezzi speciali. I pannolini si trovano nei supermercati e nelle farmacie dei grandi centri. Sono sempre più numerose le giovani coppie occidentali che viaggiano con i loro bambini anche piccoli. Per quelli più grandi le Filippine sono come un enorme luna park che propone attività sportive adatte anche a loro.
Le Filippine in Italia
Sono numerosi i filippini e le filippine che vivono in Italia: oltre 165.000, cioè la sesta comunità più numerosa fra quelle non comunitarie. Sono soprattutto colf e badanti. Ma non solo. Anche ristoratori.
A Milano il ristorante filippino Mabuay (Bastioni di Porta Volta 9, tel. 02 30065018, www.ristorantemabuhay.com, chiuso il martedì) è in cima alla classifica di Tripadvisor grazie allo chef Dario Guevara Jr. La prima caratteristica è la gentilezza e la cortesia dello staff: Mabuhay significa infatti “benvenuto”, e ci si sente davvero benvenuti. La qualità dei piatti, tutti rigorosamente filippini compreso il mitico lechon, è la seconda caratteristica positiva: preparati espressi dinanzi ai clienti in una inappuntabile cucina a vista, porzioni abbondanti e pietanze freesche; ultima caratteristica ma non per importanza i prezzi accessibili a tutti, più bassi della media milanese: 15 Euro a pranzo e 25 Euro a cena, bevande e caffè compresi.
Jollibee (www.jollibee-italia.it), fast food tutto filippino, è ormai presente anche in Italia, in particolare a Milano (Via Maurizio Gonzaga 2, tel. 3804955527).
A Roma il Manila Restaurant (Via Catalafimi 36, tel. 06 4826008) da anni propone i migliori piatti della cucina filippina
Il Filipino
Lo spagnolo, parlato oggi dal 39% o poco più degli abitanti, anche perché insegnato obbligatoriamente solo nei licei, non si è mai imposto come lingua franca, quel che è riuscito invece all'inglese specie negli ultimi decenni. Lingua ufficiale è comunque il Wikang Filipino, versione colta di uno dei maggiori dialetti indigeni, il Tagalog, usato ormai a livello corrente da oltre tre quarti dei filippini. Mentre l’inglese, o meglio l’americano, è dunque la lingua franca parlata dal 75% dei filippini e usata nel cinema, nella televisione, dai media, dalla pubblicità e dalla stampa, giornali compresi
L'eroe nazionale
José Rizal (1861-96), eroe nazionale ancora oggi celebrato per il suo impegno rivoluzionario per l’indipendenza del suo paese dagli Spagnoli, tanto che un poeta scrisse di lui che «una pallottola perforò la tua testa, ma la tua mente distrusse un impero», le sue opere furono ispiratrici del movimento indipendentista filippino ed è stato l’innovatore della letteratura filippina. Il suo romanzo più famoso è Noli me tangere (Debatte Editore), pubblicato nel 1887 a Berlino dove era fuggito in esilio, narra la storia di Crisóstomo Ibarra, un giovane filippino tornato nella sua terra natale dopo sette anni di studi in Europa.
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